lunedì 14 novembre 2011

NICOLO' GUARDA VERSO LONDRA


di Marco Tarozzi

Il viaggio di Nicolò Bensi continua. Il traguardo è sempre quello: la Paralimpiade di Londra, nel 2012. Lui ci mette tutta la sua carica agonistica, anche in un momento come questo, in cui una maledetta colica alla cistifellea gli ha spazzato via in un attimo una condizione di forma eccelsa. Dettagli. Non sarà certo questo a fermarlo, e la ripresa è già iniziata.
IL TRAGUARDO DI NICK Primo obiettivo l’11 dicembre, quando il talento dell’Atletico H scenderà in vasca per un importante test paralimpico, alla presenza del commissario tecnico della Nazionale azzurra. Lì Nick cercherà di convincere chi deve fare la squadra per Londra. Perché bisogna sempre stare sul pezzo, anche se già il suo curriculum sarebbe una garanzia: in bacheca ci sono 21 titoli tricolori, sei finali e un bronzo europei, due finali mondiali. Ma Nicolò sa che il passato serve solo per trovare stimoli, e dunque costruisce il futuro. Lo fa da sette anni. Da quel giorno del 2004 in cui un banale incidente durante un allenamento su una pista da motocross lo ha costretto alla carozzina. Era un combattente prima, lo è a maggior ragione da allora. Due anni fa è stato il primo ragazzo con paraplegia in Italia a laurearsi in fisioterapia, col massimo dei voti. E oggi quello è il suo lavoro. A venticinque anni, si prepara a colorare il sogno più grande. Quello a cinque cerchi.
YURI, IL FUTURO Bensi è la certezza, ma l’Atletico H coltiva parecchi talenti. Grazie al lavoro di Daniele Naldi, da anni impegnato su questo fronte, oggi direttore tecnico della società di Roberto Cavedagna, oltre che commissario tecnico regionale del nuoto paralimpico. L’ultimo gioiello si chiama Yuri Prezzi. Classe ‘94, anni fa una rara patologia lo ha costretto all’amputazione di un arto. Ma Yuri è un altro di quelli che non si abbattono facilmente. Anche lui ha un record, come Nicolò: l’estate scorsa è stato il primo amputato italiano a conseguire il brevetto di assistente bagnante. Studia alla scuola aeronautica e vuol diventare pilota di aerei. Intanto, sta diventando una stella delle piscine: domenica scorsa, in un meeting proprio a Bologna, ha nuotato i 50 farfalla in 35”2 e i 100 stile in 1’09”4. Ha margini di miglioramento notevolissimi, assicura Naldi, e un carattere impossibile da sgretolare.
TALENTI IN VASCA E poi c’è Stefania Chiarioni, altra colonna del gruppo. Così come Francesco Rubino e Diego Gnesini, sempre più diviso tra piscina e poligono di tiro. E ancora Raffaele Di Luca, oltre all’ultima scoperta di Naldi, Georgiana Bazdoaca, romena, che nelle gare dell’ultimo weekend ha dato una bella spallata ai propri personali, fermando il cronometro a 1’33” nei 100 stile (migliorandosi di otto secondi in una volta sola) e 44” in vasca corta nei 50 farfalla («ma lavoriamo per scendere sotto i 40», assicura il tecnico). Sono quelli che crescono accanto a Nicolò. Anche loro con sogni belli e possibili. Mentre lui naviga deciso verso Londra.

17 ANNI E QUASI 100 TRICOLORI

Atletico H. E in quell’acca c’è tutta la filosofia della società, nata nel 1994 per volere di un gruppo di persone disabili che volevano lanciare attraverso lo sport la loro sacrosanta richiesta di essere considerati come persone, impegnandosi al contempo per vedere riconosciuto il loro diritto con l’impegno e il sacrificio quotidiano. Anche la scelta delle discipline da praticare fu precisa: dovevano essere le più adattabili ai vari livelli di disabilità. Diciassette anni dopo, sono ancora il fulcro dell’attività sportiva e motoria del sodalizio: nuoto, tiro a segno e tennis in carrozzina.
La scelta ha dato frutti significativi, sia in termini di partecipazione che di successi: la bacheca di Atletico H si è infatti arricchita di 97 titoli italiani, e i suoi colori sono tuttora indossati da autentiche leggende sportive. Come Fabian Mazzei, da anni numero uno del tennis in carrozzina, che ha collezionato una cinquantina di titoli tricolori e la partecipazione a ben tre Olimpiadi: Sidney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008. Nel tiro a segno la punta di diamante è Diego Gnesini, con quattro titoli italiani (ma ne ha collezionati 14 anche nel nuoto), la partecipazione ai Mondiali in Croazia e a gare di Coppa del mondo in ogni parte d’Europa.
La filosofia della società è semplice: ognuno deve avere una chance nello sport, che è vita e come tale va vissuto intensamente e senza barriere. E per farlo nulla viene lasciato al caso. La programmazione è alla base di tutto, e i tecnici sono di valore assoluto. Il presidente Roberto Cavedagna ha affidato il settore nuoto a Daniele Naldi, che è anche direttore sportivo della società, coadiuvato da Valerio Mantovani. Adamo Russo è l’allenatore del tiro a segno, e il direttore di tiro Vittorio Gnesini è anche vicepresidente del sodalizio. Il tennis è affidato alle cure del maestro Alberto Setti, a cui Mazzei ha affidato da tempo la sua preparazione.
m.tar.

L'Informazione di Bologna, 14 novembre 2011

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