sabato 24 luglio 2010

Valentino in Ducati senza il "guru"?



di Marco Tarozzi

Ormai è il segreto di Pulcinella. Tra Valentino Rossi e Ducati l’accordo c’è, manca solo l’annuncio ufficiale che finora, rispetto alle previsioni, ha già subìto diversi slittamenti. Da qualcuno era atteso già ad Assen, poi si era parlato di Montmelò, e ancora del Sachsering. Ora si dà per scontato che non arriverà nemmeno a Laguna Seca. E questo ha alimentato anche qualche dubbio, perché il Dottore non ha mai fatto le sue scelte con largo anticipo, e d’altra parte ha già rifiutato la Rossa di Borgo Panigale più volte (cosa che non passa inosservata tra i “ducatisti” duri e puri, di cui Vale dovrà conquistarsi la simpatia). Filippo Preziosi, grande amico del talento di Tavullia e artefice dell’operazione “Rossi sulla Rossa”, lo ha pressato proprio per evitare l’ennesimo “no, grazie”. Che questa volta non ci sarà. Valentino ha scelto. La caduta del Mugello e la virata netta della Yamaha a favore della gioventù di Lorenzo hanno sciolto le ultime riserve. Per accettare la nuova avventura aveva messo una posta alta: si parla di un aumento contrattuale prossimo ai quattro milioni, la certezza di avere con sè il suo team personale e l’escape per la Formula Uno, destinazione Ferrari, a metà di un contratto biennale. Con il supporto, potente, di Marlboro, la Ducati lo ha accontentato.
ANNUNCIO A BRNO - In Germania, Rossi ha messo un paio di punti fermi. Stoccata alla Yamaha («Non mi vogliono? Si vede che son diventato vecchio...») e annuncio che più chiaro non si può: «Parlerò del mio futuro dopo la gara di Brno, a metà agosto». Non è un modo per gettare fumo negli occhi. È la verità, e c’è di mezzo un gran premio negli Stati Uniti, terra fertile per Yamaha (come del resto per la Ducati). La casa di Iwata arriverà sul circuito californiano, a poche miglia dalla baia di Monterey, vestita a festa, e con Lorenzo in cima alla classifica. Arrivasse lì, l’annuncio del Dottor Rossi, sarebbe uno sgarbo. E il campione, di questi tempi, avrebbe parecchi sassolini da togliersi dalle scarpe. Meglio stare tranquilli, magari assicurandosi con un gentlemen agreement: nessun annuncio di Rossi e Ducati, e in cambio i giapponesi chiuderanno un occhio a fine stagione, dando la possibilità al pilota di salire sulla Desmosedici già dopo l’ultima di campionato, a Valencia, invece di attendere fino al termine del contratto, in fondo al 2010.
BURGESS CON STONER? - Così stanno dunque le cose, ma intanto dai paddock trapelano altre notizie, annunciando quello che sarebbe un clamoroso divorzio. Vale vuole con sè a Borgo Panigale Jeremy Burgess, lo storico capomeccanico che con lui ha vinto sette mondiali, una colonna del suo successo. Ma il tecnico australiano sembra deciso, a sua volta, a fare un cambio di vita epocale. Ovvero ad accasarsi in Hrc Honda, per un clamoroso ritorno, dove lo attendono Livio Suppo e soprattutto Casey Stoner, che raggiungerà a fine stagione l’ex team manager della Rossa.

L’Informazione, 22 luglio 2010

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