giovedì 1 luglio 2010

Rossi e la Rossa, sogno possibile



di Marco Tarozzi

La notizia non è nuova. Però è la prima volta che una rivista la spara in prima pagina, come cosa fatta. “Rossi alla Ducati”, titola la britannica MCN, ovvero Motorcycle News. E assicura che l’annuncio è alla porte: Valentino Rossi e la scuderia di Borgo Panigale potrebbero ufficializzare il matrimonio già durante il prossimo weekend, al GP di Catalunya. La notizia arriva a MCN attraverso un addetto ai lavori che ovviamente chiede l’anonimato: «Lo so per certo, l’accordo è fatto: Un mese fa sembrava impossibile, ma Valentino sarà alla Rossa la prossima stagione».
Un mese fa non sembrava esattamente impossibile, perché il corteggiamento della casa di Borgo Panigale al Dottore parte da lontano. Ma di sicuro i ritmi erano più lenti, e le parti non sembravano così vicine. C’era ancora molto da fare, da decidere. Da riflettere, nel caso del diretto interessato.
Poi qualcosa è cambiato. Esattamente il 5 giugno. Al Mugello, durante le prove del Gran Premio d’Italia, Rossi ha subìto il primo infortunio davvero serio della carriera, compromettendo la stagione. Ed essendo un ragazzo intelligente, dai movimenti registrati in Yamaha ha capito che lì non avrebbe più avuto carta bianca. La casa giapponese, che soprattutto grazie a lui è risalita ai vertici della MotoGP, pur non scoprendo le carte ha preso una strada precisa. Punta su Jorge Lorenzo, sui suoi ventitré anni e sulla sua voglia di essere leader. E per Vale una convivenza da sempre difficile diventerebbe impossibile. Con i suoi crediti e la sua bacheca pretenderebbe un’attenzione speciale che la casa di Iwata non pare più disposta a dargli.
Di qui, dunque, la più che possibile accelerazione dei tempi. Rossi aveva di fronte altre strade. Un ritorno in Honda che non lo convinceva, una porta aperta in Formula Uno grazie alla Ferrari («ma non credo che Vale sceglierà le auto», aveva commentato papà Graziano, che lo conosce bene). Oppure questa. Intrigante, affascinante. Un campione italiano, e che campione, in sella a una moto italiana. Per creare un binomio vincente e agguantare quel traguardo che manca da trentotto anni (Agostini-MV, 1972) nella classe regina, e che la malasorte ha vietato a Loris Capirossi nel 2006.
Se entro domenica avremo la certezza dell’accordo (biennale), inizierà il domino dei piloti a fine contratto, con Casey Stoner ormai in viaggio verso la Honda e Ben Spies che potrebbe diventare ufficiale in Yamaha, accanto a Lorenzo. Su una Ducati, quella privata del Team Pramac, dovrebbe tornare anche l’altro “grande vecchio” del motociclismo italiano, Loris Capirossi, che oggi sta a galla faticosamente su una Suzuki senza futuro.

L'Informazione di Bologna, 1 luglio

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